Wasabi Radio cesserà le trasmissioni in streaming il 31 dicembre 2014 alle 23:59.
Ecco fatto. Anche l’annuncio ufficiale è andato.
Inviate le richieste di cessazione dei contratti di licenza.
Ma ancor prima, presa la decisione. Commentata la decisione con Alberto, che è stato del mio stesso avviso a proposito dell’esigenza di un tempo più ampio da riservare ad un progetto troppo appassionante e appassionato per poter essere ridotto ad una regia musicale che ruota, seppure con algoritmi complessi.
Direi che tutto è fatto.
Siamo pronti per questo mese in cui andremo via. Andar via è un impegno importante da affrontare, io lo so bene. Non c’è nulla che mi riesca bene come andar via, ed è per questo che non c’è nulla che io abbia fatto così tante volte. Ogni volta per un motivo diverso, ma comunque sempre nel pieno rispetto dei tempi, perché non c’è rimorso peggiore che quello di aver sbagliato i tempi, o, peggio ancora di non averli capiti. Motivi e tempi della chiusura di questa radio sono incredibilmente gli stessi che ne avevano segnato l’apertura: Wasabi Radio chiude perché è “Davvero Libera” e vuole restare così. Libertà è anche rivoluzione, ricerca, innovazione e al tempo della sua nascita Wasabi Radio nel suo piccolo, anzi piccolissimo, portava un’aria nuova. Nella mia vita prima di tutto, perché iniziavo una nuova sfida, e nell’idea di radio che, altrove già da tempo, in Italia solo da poco, iniziava ad affidarsi al web. Facebook non era ancora esploso. Twitter era un’idea di pochi, ancora molto lontana. Splinder era al suo massimo. I Siti web li facevano i webmaster, e solo loro. L’Fm stava stretta ai conduttori radiofonici e iniziava a calzare a pennello ai vip della tv. Io avevo un sacco di cose che volevo imparare. L’intento iniziale, sempre perseguito nel corso di questi sette anni era di realizzare e portare avanti un progetto che fosse libero da condizionamenti di qualunque tipo, e che, prima di tutto, puntasse alla qualità dei contenuti, musicali e di confezionamento, grazie alla collaborazione di professionisti del settore radiofonico e ad una presentazione sul web al passo con i tempi, curata da professionisti del web. Radio amatoriale ma non dilettantistica. La sfida più grande consisteva nel non avere un genere di preferenza senza tuttavia rinunciare ad una certa continuità del discorso musicale. Qualcosa che funzionasse come il cuore e la mente di un essere umano, ma che tenesse conto di una lunga lista di regole come fosse una macchina. Wasabi voleva essere la riposta alla domanda “Ma c’è davvero bisogno di un deejay?”. Io credo che sì, ci sia ancora bisogno dei deejay. E c’è bisogno di autori che facciano gli autori e conduttori che facciano i conduttori, così come di tecnici che conoscano le attrezzature e speakers che sappiano usare la voce e giornalisti che siano giornalisti e non opinionisti. Ma poi mi sono resa conto che questa polemica, che al tempo tra l’altro era appena accennato e oggi avrebbe davvero ragione d’essere, non era il vero motivo per cui aprivo una web radio. Il vero motivo era, ed è, che io amo la radio e che ancora adesso è il mio social network preferito. A me la radio piace farla, ma piace troppo di più ascoltarla. Ma soprattutto credo che non ci sia niente di meglio al mondo che sentirsi parte di qualche cosa. Da subito quindi pensai al progetto Wasabi Radio come diviso in due: in una prima fase l’obiettivo era crearla, renderla bella, curarla, trovare persone che volessero partecipare e che come me fossero appassionate del proprio lavoro. Nella seconda fase la community virtuale avrebbe potuto diventare una community fisica. Una factory: ecco l’obiettivo. Uno spazio in cui ciascuno avrebbe potuto fare il proprio lavoro, prestando un po’ del proprio tempo alla radio, che diventasse così espressione di singoli talenti, intrattenimento e ispirazione. In parte l’obiettivo è stato raggiunto e in questi anni è stato bello fare e ascoltare Wasabi Radio. Non sono però riuscita a portare a termine il progetto riservandogli spazi e tempi esclusivi in modo da poterla far diventare un lavoro per me e per chi nel tempo ha donato a Wasabi la sua preziosa partecipazione. Senza un ulteriore cospicuo investimento Wasabi Radio resterebbe così, pur aggiornata nella programmazione e nel sito, ma semplicemente un, comunque costoso, flusso musicale, anche se con un cuore. In un primo momento avevo pensato al crowdfunding. Ma perché chiedere un investimento esterno per qualcosa che per sua stessa natura si dice “libera davvero”? Ancor più disonesto intellettualmente, sarebbe stato continuare a trasmettere, con quello stesso slogan, grazie al passaggio a editori con maggiori possibilità delle mie. Questi sono i motivi per cui le trasmissioni di Wasabi Radio cesseranno il 31 dicembre 2014.
Questi sono i titoli di coda dunque, e dureranno un mese, per poi restare qui, su questo sito, con la radio spenta, fino al momento in cui, io e il mio gruppo di colleghi, o un nuovo gruppo, non avremo modo di raggiungere quell’obiettivo che è far di una radio, una radio. Una radio. Con la gente dentro e la gente fuori, con la musica e le opinioni, con il cuore e con un po’ di matematica che tenga fede a quel patto di libertà ma anche di professionalità che Wasabi Radio ha fatto con sé stessa.
Scorrono nei titoli di coda, in ordine sparso, i ringraziamenti a :
Samanta Cornaviera
Sonia Sinosich
Ivano Lenny
Andrea Orlando
Emiliano Passaro
Marco Cinti
Marco Briziarelli
Ylenia Vernucci
Daria Baietti
Jinglesfactory
Dico grazie io, ma insieme a me anche Cristiano, che dal primo momento in cui ho avuto questa idea è stato dalla mia parte. Anzi, a dire la verità, è stato lui a buttare lì per primo l’idea di una web radio. La factory, quella invece, è ancora un nostro progetto. Ci saranno tempi più clementi in cui far fiorire l’idea.
Grazie di cuore per le mattine, i pomeriggi e le sere di grande musica, amicizia, cinema, passione e divertimento ad Alberto Ghè. E’ stato bellissimo preparare insieme tutte quelle trasmissioni e sono certa che in futuro torneremo a lavorare insieme. Nel frattempo se qualcuno sarà ancora interessato alle nostre playlist e alle selezioni di artisti e brani che attirano la nostra attenzione, su questo sito, che resterà attivo, sarà possibile scoprire novità interessanti, collegamenti a Spotify e Youtube e naturalmente i podcast delle vecchie dirette.
Per quello che riguarda me, la cosa di cui posso esser certa è che ci sono ancora un sacco di cose che voglio imparare e che richiedono il mio tempo. Ce ne saranno sempre, ma soprattutto sempre di nuove, mi auguro.
A proposito della matematica di Wasabi Radio infine, tutto quel che c’è da sapere è nell’equazione finale, che è sempre la stessa
The love you take = The love you make
A presto.
Barbara