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Shirley Temple. Versione Waikiki.
Dopo tutto quel Gin e quella Vodka, iniziate ad assumere le sembianze di Anne Bancroft. Quanto di più lontano dallo charme bondiano o hepburniano. Per questo oggi, in occasione del trentesimo vernissage a cui partecipate in una settimana, preparatevi un long drink con i boccoli ed analcolico. La piccola Shirley che è in voi vi ringrazierà. Subito procuratevi il giusto bicchiere. Non trovandolo, dal momento che il giusto bicchiere per lo Shirley Temple Original, è reperibile solo nei bar di Waikiki, sappiate che andrà benissimo un Tumbler alto. Riempitelo con tre cubetti di ghiaccio e chiedetevi per quale motivo non state già ballando il tip tap al ritmo della vostra playlist Ultralounge. Semplice: il vostro account Spotify non ha il senso del ritmo e dunque vi ha bloccato l’ascolto perchè avete raggiunto le dieci ore. Mostrategli chi è che comanda e create un nuovo account. Oppure bruciatevi la paghetta facendo l’upgrade alla versione unlimited.
A questo punto sorridete svelando vistose fossette sulle gote rosate e dosate gli ingredienti direttamente nel Tumbler, contando con le dita della mano sinistra:
4 parti di Ginger Ale
4 parti di Soda aromatizzata al vostro agrume preferito
2 parti di sciroppo di granatina.
Mescolate con uno Stir e meravigliatevi di quanto vi sia utile questo strano cucchiaio che Mr Bond vi aveva chiesto di gettare via. Nel caso in cui vogliate scrivergli subito un’ e-mail per ricordargli di mescolare di più e agitare di meno, potrebbe esservi utile scegliere di ascoltare Ultralounge da un’altra finestra indipendente. Dove l’avrete messa? Sempre i soliti pasticcioni! E’ qui.