Gregory Porter: Liquid Spirit
Questo Liquid Spirit è senza dubbio il suo disco jazz più soul, dei tre, prodotti fino ad ora. E come la musica soul, che appunto significa “anima”, ti avvolge senza sovrastarti mai. Entra nel profondo e più giù. Lo fa vibrando in pezzi come la title track, o Movin’, o la sua versione di Musical Genocide. Nelle ballate come Hey Laura, che Bill Whiters tanto ispira, quasi quanto Brown Grass. Nella gioia leggera di Wind Song, nel modo di rendere viva, brillante, il classico The “In” Crowd. Nella tristezza, a volte, che però non guasta la gioia di questo disco, anche con brani come Water Under Bridges. Nei temi che spaziano dall’amore perduto o ritrovato , alla fiducia nei valori di libertà e equità, come in Free, ispirata a Martin Luther King.