Review in Italian
Ecco il ritorno tanto atteso. James Mercer finalmente abbandona i progetti alternativi e fa un disco con The Shins. Ma è un modo di dire, nel senso che la line up è rinnovata, c’è nuovo produttore, per una nuova etichetta di cui è titolare, insomma, un nuovo ciclo. Ecco perchè Wasabi Radio inserisce Port of Morrow così in alto in classifica, per augurargli buona fortuna, visto che dagli anni di Chutes to Narrow la competizione è aumentata. Ma lui se la cava benissimo. Il sound è attualizzato. Tutti vogliono i synth e allora ecco i synth. Tornano di moda gli anni’90? (dovrebebro essere prossimi visto che gli ottanta, i settanta e i sessanta sono stati abbondantemente spremuti) e via con il pop rock più da classifica. In alcuni momenti di Port of Morrow gli esperimenti non sono così buoni come in The Rifle’s Spiral o Simple Song, ma possiamo più che accontentarci, anche perchè ad averne di canzoni come quelle degli Shins e, anche se banalmente, c’è sempre da dire: ad averne di voci come quella di James.