Vi ricordate quel gioco che piace fare ai bambini quando viaggiano in autostrada verso le vacanze? Il gioco del “Se fosse”. Se fosse un animale? Se fosse un fiore? Se fosse una canzone? A giocare con Lizzy, Miss Grant, o se preferite Lana del Rey, non c’è proprio gusto. Ti svela subito la soluzione ancora prima di arrivare al terzo indizio.Lei fa le domande e lei risponde, parlando di sè. Se Lana fosse una cantante anni 60? Sarebbe la versione gangsta di Nancy Sinatra. Se fosse un film? Sarebbe un film di Vincent Gallo. Se fosse un genere musicale? Sarebbe la via di mezzo tra Frank Sinatra e Lil’ Kim. Verrebbe da chiederle: “Possiamo azzardare noi poveri ascoltatori, qualche similitudine, o il giudizio arrivato dall’esterno è inappropriato?” Se fosse un’immagine: sarebbe una polaroid scattata a Nico nell’estate del ’67. Se fosse un produttore: sarebbe Phil Spector (per l’astuzia). Se fosse un personaggio cinematografico: sarebbe Laura Palmer e la sua metà oscura. Se fosse un anno: sarebbe il 2011, l’anno in cui i robivecchi fanno festa; l’anno in cui l’arte del riciclo diventa un mestiere ben pagato; l’anno in cui dire Newave e dire Ye-ye, incredibilmente è la stessa cosa. La stessa minestra. Non riscaldata per carità, perchè il genere glam/surf, assunto da Lana a mo’ di marchio identificativo, non s’era mai sentito prima. Viene in mente Brian Wilson vestito da Ziggy, e non è un’immagine che invita all’ascolto. Il singolo Video Games, che si impone da qualche settimana in rete, nuovo e più efficace ed efficiente veicolo di distribuzione, uscirà ufficialmente il 9 ottobre. Vi piacerà molto. In fondo è il 2011, non il 1967, che ci si può aspettare di più?