Indovina indovinello. Io sono, io sono… Chi sono? Dimmi un po’? Quesito dall’elevato potere mediatico, senza dubbio. Funziona sempre, anche con i bambini. Sotto mano di papà, dove sta qui o qua? Una serie di videoclip (termine desueto ma che funge un po’ da copertina di Linus per gli orfani di Videomusic) apparsi per la prima volta nel 2009 sul canale Youtube intitolato appunto iamiamwhoami, aveva fatto gridare al miracolo per il ritorno di Bjork. Toppa. No, allora sarà Lady Gaga, la tizia strana sotto quella maschera di cera, che però canta bene come Bjork. Toppa. Mpf, Christina Aguilera? Ma chi le ha tirate fuori queste risposte da classifica iTunes? Chiunque fosse stato, erano state date per buone da un web pensante ma non risolutivo. Jonna Lee si svela finalmente, interprete (e performer osiamo dire) svedese, in qualità di volto e portavoce di un progetto che vede coinvolto il produttore di lungo corso Claes Bjorklund (vedi che Bjork qualcosa c’entrava?), e arriva l’esordio discografico. Si intitola Kin ed è bellissimo. Punto. Non stiamo a sottilizzare sul mezzo usato per attirare l’attenzione. Anche perchè i molti che avevano puntato sul nome di Lady Gaga, alla notizia che non è lei, diranno solo “Uh, Jonna Lee. E chi è? Vabbè, peccato”. A noi, snob dell’indie, resterà la soddisfazione di dire “ve l’avevamo detto noi”, quando lo suoneranno anche i network, ma ognuno ha i suoi difetti. Anche questo disco che, permeato di atmosfere da sogno, in cui festeggiano synth e melodie pop i come fossero amici da sempre, in cui il farsetto pare naturale conseguenza del fraseggio armonico e non imposizione, in cui il dream-pop non è unico protagonista e neanche obiettivo ultimo, ha come unico difetto il tentativo ballabile di “Goods”, ma più che perdonabile. Lo si può ascoltare, lo si può guardare, lo si può anche solo immaginare. Ma averlo è meglio, visto che esiste anche in Cd. Buon ascolto e attenti all’irsuto compagno di Jonna Lee nei video. A proposito, strano che nessuno si sia ancora chiesto chi è. Robbie Williams forse?