Wasabi Radio’s Best Album 2011 – #7
Se gli anni sessanta escono senza fatica dalle corde di Christopher Owens dei Girls, per i Fleet Foxes il processo è più lungo e laborioso. E’ una scelta, una direzione voluta e tenuta nonostante il forte vento dell’indie rock, li vorrebbe più elettronicamente trendy. Ma loro tengono tesa la vela ad inseguire la corrente che spira da sud, dalla california di Brian Wilson in particolare e puntano ancora una volta alla realizzazione di un’opera senza tempo. Nella ricerca di un blues senza possibilità di redenzione, le voci e le armonizzazioni corali sono ancora al centro dell’intero lavoro. Tutt’intorno un suono idilliaco di chitarre e fiati ad accompagnare visioni idilliache e paesaggi fiabeschi. La ritmica è quella di un orologio che funziona male, poichè scandisce il tempo ora con sorpresa ora accelerandolo. Ma il suo imperfetto ticchettìo è quanto serviva all’intero disco per non risultare prolisso. Da solo sarebbe sufficiente per dire che il 2011 è stato un anno di buona musica.
Voto = 8.7