Wasabi Radio’s Best Album 2011 – #9
In nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo e degli anni Sessanta. Amen. Un personaggio come Christopher Owens di preghiere non ne ha bisogno, essendo già stato miracolato. Le preghiere degli adepti al culto religioso in cui è cresciuto, hanno portato, per la fede nel culto stesso, alla morte di suo fratello e alla prostituzione di sua madre. Con una storia così, ritrovarsi a scrivere canzoni emulando i Beach Boys è il minimo che possa accadere. Il primo lavoro dei Girls era stato accolto dal New York Magazine come il ritorno di Buddy Holly. Il secondo è efficace tanto quanto il primo, e merita un buon posto nella classifica Best Album 2011. Adolescente nella malinconia, maturo nella semplicità, caldo nell’intenzione dream pop e disponibile come una ragazza di vent’anni con il suo primo fidanzato, proprio per questo folk-pop. Ballad sognanti e rockenrolle anni novanta, di quando il rockenrolle ritornava agli anni sessanta, con il nome sporco di grunge. Che dire? Buon anno Christopher. Hai un paio di crediti con il destino, pare che tu li stia già riscuotendo.
Voto = 8,5