Wasabi Radio’s Best Album 2011 – #16
Questo è il disco dell’anno. Lui è l’artista dell’anno. E allora perchè solo in sedicesima posizione? Il ventiduenne James Blake, ha sorpreso con garbo e stile, irrompendo nel panorama dell’elettronica, con un grazioso invito al soul. Di elettronico c’è la tecnica e l’uso del campionatore, di soul c’è il significato più profondo della parola: anima. Qualcuno ha gridato al miracolo e altri l’hanno definito la versione maschile di Antony Hegarty. Limit to Your Love, è uno dei pochi esempi nella storia in cui una cover è più bella dell’originale. Eppure, qui è solo in sedicesima posizione. Perchè? Perchè James Blake, di James Blake, acclamato dalla BBC come rivelazione del 2011, non ci è piaciuto tanto come altre cose prodotte in quest’anno. Non l’abbiamo trovato freddo, come potrebbe sembrare ad un primo ascolto; non temiamo i dischi lenti e malinconici, perchè noi, in redazione, abbiamo il santino di Antony Hegarty appeso sulla porta, al posto del crocifisso; non ci siamo lasciati spaventare dalla pretesa di tecnologizzare ogni singola nota. Semplicemente siamo molto spaventati dall’idea di altri tre dischi così, che sarebbero tutti molto belli, e assolutamente completi e maturi, ma ci farebbero rimpiangere le chitarre in frantumi dei Placebo. Dunque, il voto è altissimo per lui e bassissimo pe noi, che non meritiamo l’ascolto di tale capolavoro. Facendo la media tra i due voti, in fondo se la cava bene.
Voto = 7,7