Prima di tutto il disco. Non “album”, o “lavoro” o “produzione”, no. La parola giusta è disco, perchè sono ancora pochi gli artisti che possono permettersi di farne, ancora meno di venderne e meno ancora di essere attesi senza che la curiosità dell’ascolto sia turbata dal furto in anticipo in rete. Disco perchè dà l’idea di qualcosa che puoi toccare, che è ferma nel tempo. Loro, The Roots, lo sono. Immobili, nelle loro radici ben piantate in quel Soul di Philadelphia che portano in alto da sempre, pur con l’urgenza dell’Hip Hop, soluzione ideale per liriche importanti e taglienti. Nonostante l’essenza non muti, loro, The Roots sono in continuo movimento, sempre un passo avanti a chi li vuole solo melodici come un canto, o solo crudi come una parola. Undun è un disco pieno di momenti diversi, che piacerà agli estimatori dell’Hip Hop più raffinato ma anche a chi preferisce il mood affascinante tipico del Philly Sound. Per questo Wasabi Radio , da vera radio rock perchè che non si fa mancare il soul, sceglie I Remeber per la sua playlist di questo mese. In una canzone il disco intero. Anche nel concept. Sì, per la prima volta in 13 dischi, the Roots scelgono di raccontare una storia sola, in più tracce. Il protagonista è Redford Stevens, un uomo come tanti che , dalla vita nel ghetto finisce dietro le sbarre, ripercorrendo a ritroso le tappe che l’hanno portato dall’essere uno stimato lavoratore ad un criminale.
Ora parliamo del film. Ci sono due film legati ad Undun, il primo è nell’immaginazione di chi ascolta ed è un film che ha interpretazioni diverse, in relazione a chi è che sta ascoltando, cosa fa, perchè ama l’Hip HOp e se ha qualcosa da aggiungere come esperienza personale, alla storia di Redford. Il secondo film è quello nella mente di Questlove, che ha dato origine al disco. Quello ce lo farà vedere, promette. Nel frattempo gira un corto, lancia l’applicazione per iPhone e per fortuna guida un progetto musicale che non teme il tempo, nè l’avvento della tecnologia. A noi basta questo.