Ha poco meno di un anno l’etichetta discografica Black Catcher, eppure già parla ma soprattutto fa parlare di sè. Piattaforma nata dalla mente dell’italiano Cristiano Balducci, vuole proporre, nel panorama della musica elettronica, un punto di vista alternativo e indipendente dai dettami del mercato, restando fedele ad una linea portata avanti da Cristiano dagli inizi della sua carriera come Dj e producer, nei primi anni ’90. La prima uscita, disponibile in vinile e in digitale, punta, anche nel titolo, a quell’ambito ritorno alle basi, nella ricerca del suono puro, risultato del connubio tra l’uso sapiente degli strumenti analogici e l’attenzione posta nel missaggio. Un Ep che ha attirato l’attenzione di molti addetti ai lavori e che non poteva sfuggire all’occhio (anzi orecchio) vigile e senza condizonamenti di Dave Clarke, definito da John Peel, il “Barone della Techno”. E’ lui il portagonista della “Fabric 60″, sempre attesa compilation mixata che porta il nome del celebre club di Londra. Ci sarà dunque anche il “nostro” Cristiano, con “Pride”, tra i nomi presenti nella selezione di Dave Clarke. La compilation, in uscita il 17 ottobre, è stata presentato la scorsa settimana dallo stesso autore, che ne ha così descritto le intenzioni:
“”It is a sonic journey man… don’t you hate that?! I wanted to have a gothic and bass heavy start that represented the sonic characteristics that Room 2 is capable of handling. I also wanted it to have some real electro, as fabric is one place that can truly appreciate that. It’s all pretty dark though and I think it represents the edgier side of club music that you only get to hear in clubs that care.”
Questo, l’articolo originale, apparso sul sito del Fabric.